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Continua il Corso Lungo per contrattualisti di Cisl Veneto: oggi si parla di contrattazione decentrata nel pubblico e nel sociale

Ultimo appuntamento prima della pausa estiva, oggi, per il corso rivolto a contrattualiste e contrattualisti di Cisl Veneto. Dal titolo “L’innovazione contrattuale e la gestione delle transizioni”, il percorso formativo, avviato a dicembre 2023, sta coinvolgendo una trentina di dirigenti sindacali dei territori e delle categorie regionali di Cisl Veneto.

La contrattazione decentrata negli enti locali e nelle imprese pubbliche e il lavoro di cura, il welfare e la contrattazione sociale sono gli argomenti affrontati nell’incontro di oggi, che vede intervenire Marj Pallaro, segretaria generale di Fp Cisl Veneto, e Tina Cupani, segretaria generale di Fnp Cisl Veneto. A chiudere la giornata il segretario generale di Cisl Veneto Gianfranco Refosco.

Sono sette così gli incontri finora svolti e quattro ancora ne seguiranno a partire dal 23 settembre, con l’obiettivo di fornire ai partecipanti non solo gli strumenti e le conoscenze specifiche per affrontare i negoziati nei luoghi di lavoro, ma anche la capacità di guardare alla contrattazione con una visione complessiva e non strettamente legata ai settori o alle categorie di provenienza.

«Dai recenti cambiamenti del mondo del lavoro e dalle importanti sfide attuali, come quelle connesse alla transizione digitale ed ecologica, ci arriva la sollecitazione da un lato a fare, come organizzazione sindacale, un’analisi e una riflessione sulla contrattazione collettiva, dall’altro a formare dirigenti capaci di svolgere il proprio compito di rappresentanza nel presente e futuro contesto socioeconomico» sottolinea Gianfranco Refosco, segretario generale di Cisl Veneto, che aggiunge: «In linea con il Documento programmatico 2022/2023 che rilancia il piano strategico di Cisl Veneto, il percorso che abbiamo voluto sviluppare intende riportare al centro la contrattazione quale strumento di protagonismo e partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici, oltre che come esercizio di responsabilità sociale e civile e pilastro di una società democratica e inclusiva, di cui vogliamo essere parte».