Sanatoria 2012: anche il Veneto parte lento

Al Ministero dell’Interno ieri sera erano giunte, da tutta Italia, meno di 16.500 domande di emersione. I questi 5.000 quelli inviate dagli enti di Patronato e dalle associazioni accreditate, poco più di 500 i moduli provenienti dai consulenti del lavoro e quasi 11.000 quelli autodafè. Le domande di sanatoria riguardano innanzitutto collaboratori familiari (oltre 10.000), poi badanti per non autosufficienti (4.000), badanti per persone autosufficienti (407). Solo il 10% (1.786 moduli) interessa invece lavoratori dipendenti.
Al momento la classifica provinciale vede in testa Milano e Roma (rispettivamente 2.541 e 2.213 domande). I lavoratori per i quali si chiede la sanatoria sono indiani (2.544, di cui 2.219 domestici), bengalesi (2.530, di cui 199 dipendenti), egiziani e marocchini (1.850 e 1.843, per il 75% domestici).
Una partenza lenta anche per il Veneto da cui sono partite solo 1.317 domande, quasi tutte per sanare lavoratori domestici (1.250 moduli). La prima provincia per domande inoltrate si conferma, come nella precedente sanatoria del 2009 e nel decreto flussi del 2010, Verona con 454 domande per colf e badanti e 24 lavoratori dipendenti. A grande distanza seguono Venezia e Vicenza (256 e 251 moduli, solo 13 e 9 per dipendenti). Ancora meno gli arrivi da Padova (160, di cui 151 per domestici) e Treviso (127 in totale e sempre solo 9 da aziende). Rovigo dà 33 domande pervenute (30 colf e badanti) mentre Belluno conta fino a 12 e tutte per domestici.
A rallentare l’invio delle domande pesa ancora la mancanza di chiarezza sulla normativa e sulle conseguenti diverse interpretazioni di questo scritto nei provvedimenti successivamente pubblicati (decreto legislativo, decreto interministeriali, circolari). Un po’ di luce arriva dalla pubblicazione delle FAQ (le domande più frequenti) il cui primo gruppo è stato messo in rete dal Ministero proprio oggi. In particolare si precisano gli aspetti relativi al reddito che il datore di lavoro domestico deve possedere (fac n.34 e successive) e trova quindi quanto da noi già pubblicato la scorsa settimana.
Rimangono sempre gli interrogativi sui documenti validi a dimostrare la presenza in Italia entro il 31 dicembre 2011. Sarà molto probabilmente proprio questo requisito a limitare l’accesso alla sanatoria da parte dei potenziali interessati.
Prende così più consistenza la previsione, formulata dalla Cisl del Veneto, per la quale nella nostra regione ci si fermerà attorno alle 20.000 domande.