Pensioni: istruzioni INPS sugli arretrati

Ultimo atto per la restituzione (parziale) degli arretrati (2012 e 2013) di perequazione delle pensioni che il governo ha stabilito a seguito della sentenza della Corte Costituzionale.
L’Istituto precisa che gli arretrati spettano ad ogni singolo beneficiario sulla base dell’importo complessivo dei trattamenti pensionistici compresi gli assegni vitalizi derivanti da uffici elettivi (quindi non per singolo trattamento), importo che comunque deve rimanere entro sei volte il trattamento minimo.
Gli arretrati pagati per il 2012 e 2013 costituiscono a loro volta la base di calcolo per determinare gli importi mensili delle pensioni a partire dal 2014 nella misura del 20% per gli anni 2014 e 2015 e del 50% dal 2016 in poi. Su questi incrementi viene infine applicata la percentuale di perequazione prevista dall’art. 1 comma 483 legge 147/2013 (Governo Letta).
L’Inps conferma che il pagamento sarà effettuato d’ufficio (non serve quindi farne domande) a decorrere dal 1 di agosto.
Nel caso che il titolare di pensione sia nel frattempo deceduto gli aventi titolo agli arretrati (quindi titolari della pensione ai superstiti dopo il 2011 oppure gli eredi) dovranno presentare invece domanda all’Inps per i ratei maturati e non riscossi nei limiti della prescrizione (5 anni). Per queste istanze gli interessati possono, non appena saranno precisate le procedure per la domanda, rivolgersi al Patronato Inas-Cisl.