Legge di Bilancio 2017. Riducendo il rischio sismico aumentano le detrazioni

Significative le novità previste dalla Legge di Stabilità 2017 relativamente alle agevolazioni per gli interventi antisismici. A tutti gli interventi sugli immobili sostenuti dal 2017 al 2021 finalizzati a ridurre il rischio sismico spetta una detrazione del 50% (ripartita in 5 rate annuali) su un massimo di spesa di 96mila euro per unità immobiliare. Il limite non è annuale, ma viene calcolato a lavoro concluso. In base alla nuova disposizione è irrilevante la tipologia di edificio su cui vengono fatti i lavori: la detrazione può essere applicata alle prime o seconde case, ma anche agli immobili destinati ad attività produttive, purché siano ubicati in zone sismiche ad alta pericolosità che corrispondono alle zone 1, 2 e 3. L’allargamento alla zona 3 è un’ulteriore novità della Legge di Bilancio appena approvata e che include tra i beneficiati un elevato numero di Comuni del Veneto collocati soprattutto nell’area Pedemontana.
La detrazione si alza al 70% se l’intervento strutturale una volta concluso ridurrà di una classe di rischio sismico l’edificio sottoposto ai lavori e all’80% se lo ridurrà di due.
Le percentuali di detrazione possono arrivare a 75 e 85% se gli interventi che determinano il passaggio ad una classe inferiore (o due) sono realizzate nelle parti comuni degli edifici condominiali.
Entro il prossimo 28 febbraio saranno stabiliti i criteri per l’attribuzione delle categorie di rischio sismico agli edifici e le modalità l’attestazione dell’efficacia degli interventi effettuati.
I beneficiari delle detrazioni possono decidere di cedere il credito corrispondente ai fornitori che hanno effettuato gli interventi o ai privati (esclusi gli istituti bancari). Tra le spese detraibili sono incluse quelle di classificazione sismica e di verifica.
Per maggiori informazione ci si può rivolgere al CAF Cisl.