Legge di Bilancio 2017. Riducendo il rischio sismico aumentano le detrazioni

Giovedì, 02 febbraio 2017

Significative le novità previste dalla Legge di Stabilità 2017 relativamente alle agevolazioni per gli interventi antisismici. A tutti gli interventi sugli immobili sostenuti dal 2017 al 2021 finalizzati a ridurre il rischio sismico spetta una detrazione del 50% (ripartita in 5 rate annuali) su un massimo di spesa di 96mila euro per unità immobiliare. Il limite non è annuale, ma viene calcolato a lavoro concluso. In base alla nuova disposizione è irrilevante la tipologia di edificio su cui vengono fatti i lavori: la detrazione può essere applicata alle prime o seconde case, ma anche agli immobili destinati ad attività produttive, purché siano ubicati in zone sismiche ad alta pericolosità che corrispondono alle zone 1, 2 e 3. L’allargamento alla zona 3 è un’ulteriore novità della Legge di Bilancio appena approvata e che include tra i beneficiati un elevato numero di Comuni del Veneto collocati soprattutto nell’area Pedemontana.

La detrazione si alza al 70% se l’intervento strutturale una volta concluso ridurrà di una classe di rischio sismico l’edificio sottoposto ai lavori e all’80% se lo ridurrà di due.

Le percentuali di detrazione possono arrivare a 75 e 85% se gli interventi che determinano il passaggio ad una classe inferiore (o due) sono realizzate nelle parti comuni degli edifici condominiali.

Entro il prossimo 28 febbraio saranno stabiliti i criteri per l’attribuzione delle categorie di rischio sismico agli edifici e le modalità l’attestazione dell’efficacia degli interventi effettuati.

I beneficiari delle detrazioni possono decidere di cedere il credito corrispondente ai fornitori che hanno effettuato gli interventi o ai privati (esclusi gli istituti bancari).  Tra le spese detraibili sono incluse quelle di classificazione sismica e di verifica.

Per maggiori informazione ci si può rivolgere al CAF Cisl.