Donne ed elezioni in Veneto: nessuna, poche e meno ancora ( ma c’è una cinese)

Le liste alle elezioni amministrative regionali sono state presentate. Ci sono 7 listini dei candidati presidenti e poi le liste dei 13 partiti collegati. Sul significato dei numeri, 7 e 13, spazio ad ogni interpretazione (non obbligatoria). Sui numeri delle donne presenti nelle liste si può fare qualche commento.
Nessuna. Nessuna donna è candidata a fare il presidente della nostra Regione, il settebello dei candidati alla poltrona di Palazzo Balbi sono tutti di genere maschile.
Poche. Nei loro listini su un totale di 84 candidati le donne sono 18, il %. Le già poche presenti sono disposte in modo molto diverse nei sette listini: nessuna nel listino di Forza Nuova, 2 in quella di Luca Zaia (ma in ottava e nona posizione), una con De Poli (quarto posto). Anche negli altri listini si va dalle 4 donne di Gianluca Panto alle 2 del grillino David Borelli, ma comunque in posizioni non eleggibili. Fuori dal coro Giuseppe Bortolussi: nel suo listino le donne sono la metà esatta ed una, la indipendente Stefania Moresco, è al secondo posto.
Meno ancora. Venendo alle liste dei partiti e considerando quelle delle quattro principali formazione politiche per quantità di voti la presenza di candidate si riduce ancora. Nelle 7 liste provinciali del Partito Democratico, con 47 candidati, le donne sono 19 (ma nessuna a Belluno) di cui due capolista. In quelle del Popolo delle Libertà, 48 in lista, le donne sono 12 (e sempre nessuna a Belluno) con due capolista. Nelle liste provinciali di Liga Veneta Lega Nord - Padania, 48 candidati, le donne in totale sono 5 (ma però una di queste, Bellot Raffaella, è candidata e capolista a Belluno).
Se guardiamo all'elettorato troviamo che in tutte le province del Veneto le elettrici sono più numerose degli elettori: già nel 2005 erano 137 mila (il 7%) in più.
E per i nuovi sindaci? Nei tre Comuni con più di 15 mila abitanti l'eccezione è costituita da Castelfranco Veneto dove tra i 6 candidati alla carica di sindaco due sono donne, nelle 12 liste che li supportano sono le 3 donne capolista. A Portogruaro concorrono al posto di primo cittadino in 5 ma nessuna donna. Infine a Venezia sono tutti maschi i 9 candidati che puntano Cà Farsetti. Nelle 20 liste che gareggiano nel capoluogo di regione i capolista donne sono due: la cinese Xiaoyan Hai per la lista Movimento per l'autonomia di Venezia e Martina Semenzato nella lista X fare.
Stessa musica nei Comuni più piccoli. Nei 4 che vanno al voto in provincia di Vicenza, Lonigo, Posina, Cogollo e Malo solo in quest'ultimo c'è una donna tra i candidati sindaci. In provincia di Padova, dove si rinnovano le amministrazioni in 6 Comuni su un totale di 19 candidati sindaci solo tre sono donne. Nel veronese tre candidate donne su quattro Comuni che vanno al voto presentando nel totale 17 candidati.
Il primo sindaco donna d'Italia fu Ada Natali, nata il 5 marzo 1898, maestra, antifascista, confinata per molti anni dal regime, partecipò alla lotta di liberazione e nel 1945 viene eletta Sindaco di Massa Fermana (Ascoli Piceno) risultando la prima donna sindaco d'Italia. Sarà Sindaco fino al 1959.