Cisl Veneto: confronto aperto con 14 candidati veneti alle Elezioni 2013

Crescita, occupazione, welfare ma soprattutto un rinnovamento profondo della politica. Franca Porto ha aperto l’incontro della Cisl del Veneto con i candidati presenti nelle liste regionale per le elezioni politiche 2013 proprio da quest’ultimo tema, e senza girarci intorno: “Serve un rinnovamento delle persone che si occupano e che sono impegnate nella politica, un rinnovamento che prescinde dalla loro età; ma serve ancora di più una politica rinnovata che sia contenuta nei costi per la collettività, nella occupazione di spazi, nella quantità di persone che occupa e delle istituzioni su cui si articola”.
Ai quattordici candidati che hanno partecipato all’incontro, molti dei quali con grandi possibilità di diventare deputati o senatori della XVII Legislatura e qualcuno anche con un ruolo nel quarantesimo governo della Repubblica, Porto ha chiesto di impegnarsi affinché venga ridotto il numero dei parlamentari ma anche il loro stipendio. “Non è una solo una questione morale. Bisogna recuperare la misura del giusto anche nel valore economico del lavoro della politica che oggi è sproporzionato”. Una sproporzione che si comprende anche mettendo a confronto il trattamento economico che percepisce il responsabile massimo della Cisl del Veneto e che è pari a non più di un terzo della indennità percepita da un consigliere regionale o di un parlamentare “pur essendo questo che svolgo un lavoro che richiede impegno e responsabilità notevoli, non certo inferiori a quelli di un parlamentare o consigliere regionale”. Poi la riduzione dei livelli istituzionali, il ridimensionamento dei finanziamenti ai gruppi politici, la trasparenza nell’uso del denaro pubblico. Su temi della crescita e dell’occupazione la segretaria della Cisl ha ribadito il ruolo del manifatturiero per l’economia veneta: una realtà messa a dura prova dalla crisi ma che va sostenuta e rilanciata. Molti i candidati che hanno voluto entrare nel merito degli argomenti proposti.
Per Fare- fermare il declino Susanna Magnabosco (dare maggiore accesso al lavoro a donne e giovani) e Roberto Pea (dare efficienza alla amministrazione giudiziaria mettendo manager a fianco dei Presidente di Tribunale), per la Lega Nord Filippo Busin (l’ingiustizia territoriale va superata trattenendo il 75% delle imposte in regione), per Scelta Civica per Monti Domenico Menorello (per crescere servono risorse da investire, per averle bisogna spendere meno abbassando lo spread e tagliando la spesa pubblica) e Alberto Toldo.
Un appello trasversale è arrivato da Ilaria Capua di Scelta Civica per Monti: lavoriamo tutti insieme, indipendentemente dalla appartenenza politica per un cambiamento anche nella ricerca scientifica: premiare il merito, dare soddisfazioni ai giovani, mettere fine carriere familistiche.
Marco Da Villa, presente con Giacomo Bortolussi per il Movimento 5 Stelle, ha presentato tre punti del programma: la green economy e le politiche a favore delle piccole imprese oggi sacrificate dalle scelte tutte indirizzare verso i soliti grandi gruppi e il reddito di cittadinanza.
Dell’intervento di Pier Paolo Baretta, presente per il Partito Democratico con Giorgio Santini, Gianni Dal Moro, Rosa Filippin e Marco Stradiotto pubblichiamo il resoconto nell’articolo a fianco.