Cisl Veneto: confronto aperto con 14 candidati veneti alle Elezioni 2013

Venerdì, 15 febbraio 2013

Crescita, occupazione, welfare ma soprattutto un rinnovamento profondo della politica. Franca Porto ha aperto l’incontro della Cisl del Veneto con i candidati presenti nelle liste regionale per le elezioni politiche 2013 proprio da quest’ultimo tema, e senza girarci intorno: “Serve un rinnovamento delle persone che si occupano e che sono impegnate nella politica, un rinnovamento che prescinde dalla loro età; ma serve ancora di più una politica rinnovata che sia contenuta nei costi per la collettività, nella occupazione di spazi, nella quantità di persone che occupa e delle istituzioni su cui si articola”.

Ai quattordici candidati che hanno partecipato all’incontro, molti dei quali con grandi possibilità di diventare deputati o senatori della XVII Legislatura e qualcuno anche con un ruolo nel quarantesimo governo della Repubblica, Porto ha chiesto di impegnarsi affinché venga ridotto il numero dei parlamentari ma anche il loro stipendio. “Non è una solo una questione morale. Bisogna recuperare la misura del giusto anche nel valore economico del lavoro della politica che oggi è sproporzionato”. Una sproporzione che si comprende anche mettendo a confronto il trattamento economico che percepisce il responsabile massimo della Cisl del Veneto e che è pari a non più di un terzo della indennità percepita da un consigliere regionale o di un parlamentare “pur essendo questo che svolgo un lavoro che richiede impegno e responsabilità notevoli, non certo inferiori a quelli di un parlamentare o consigliere regionale”. Poi la riduzione dei livelli istituzionali, il ridimensionamento dei finanziamenti ai gruppi politici, la trasparenza nell’uso del denaro pubblico. Su temi della crescita e dell’occupazione la segretaria della Cisl ha ribadito il ruolo del manifatturiero per l’economia veneta: una realtà messa a dura prova dalla crisi ma che va sostenuta e rilanciata. Molti i candidati che hanno voluto entrare nel merito degli argomenti proposti.

Per Fare- fermare il declino Susanna Magnabosco (dare maggiore accesso al lavoro a donne e giovani) e Roberto Pea (dare efficienza alla amministrazione giudiziaria mettendo manager a fianco dei Presidente di Tribunale), per la Lega Nord Filippo Busin (l’ingiustizia territoriale va superata trattenendo il 75% delle imposte in regione), per Scelta Civica per Monti Domenico Menorello (per crescere servono risorse da investire, per averle bisogna spendere meno abbassando lo spread e tagliando la spesa pubblica) e Alberto Toldo.

Un appello trasversale è arrivato da Ilaria Capua di Scelta Civica per Monti: lavoriamo tutti insieme, indipendentemente dalla appartenenza politica per un cambiamento anche nella ricerca scientifica: premiare il merito, dare soddisfazioni ai giovani, mettere fine carriere familistiche.

Marco Da Villa, presente con Giacomo Bortolussi per il Movimento 5 Stelle, ha presentato tre punti del programma: la green economy e le politiche a favore delle piccole imprese oggi sacrificate dalle scelte tutte indirizzare verso i soliti grandi gruppi e il reddito di cittadinanza.

Dell’intervento di Pier Paolo Baretta, presente per il Partito Democratico con Giorgio Santini, Gianni Dal Moro, Rosa Filippin e Marco Stradiotto pubblichiamo il resoconto nell’articolo a fianco.