Amministrative Veneto: per 30 sindaci conta anche il voto di romeni e polacchi

Lunedì, 08 marzo 2010
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Sono 30 i Comuni del Veneto che vanno al rinnovo del Consiglio Comunale e del sindaco il prossimo 28 e 29 marzo. In provincia di Belluno e Padova sono 6, mentre sono 5 nel veneziano (capoluogo incluso), 4 per provincia a Treviso, Verona e Vicenza ed infine uno a Rovigo.
Tra gli elettori anche i cittadini dell'Unione Europea residenti nel Comune e chi si sono iscritti alle liste elettorali. Per loro infatti vale in diritto di voto nei Comuni previsto dagli accordi europei.
In Veneto si tratta di un potenziale elettorale composto da circa 93.000 aventi diritto, anche in questo caso, come per il corpo elettorale italiano, in maggioranza donne.
Gli elettori dell'Unione più numerosi sono i romeni con più di 80.000 maggiorenni, seguiti dai polacchi (4.500), dai tedeschi (2.300) e dai bulgari (1.300) e poi da tutti gli altri Paesi dell'Europa a 25 con, fanalino di coda, una decina di ciprioti e lussemburghesi.
Il nuovo elettorato non ha mancato di attirare l'attenzione dei partiti e delle liste che si presentano nella competizione del prossimo 28 e 29 marzo. Non mancano infatti, qua e la, anche i candidati europei, specie romeni, che rappresentano i primi segnali di elettorale multietnico.
Considerando i Comuni con più di 15.000 abitanti che vanno al voto l'elettorale potenziale europeo è di circa 3.500 elettori a Venezia. 950 a Castelfranco e 330 a Portogruaro, in media il 2% degli elettori.
In Italia non mancano comunque gli amministratori pubblici di origine straniera, sindaci compresi, che però hanno acquisito la cittadinanza italiana. Nel Veneto è la romena Nona Evghenie il primo consigliere comunale non italiano: è stata eletta nel Comune di Padova.

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